8.1.09

Facebook, odi et amo


Facebook è nato ormai circa 5 anni fa, ma noi italiani ovviamente, con comodo come sempre, ce ne siamo accorti più o meno... ora. Certo, inizialmente si trattava di qualcosa di veramente di nicchia, però ricordo che già alla fine del 2006 (quando ero in Scozia, tanto per capirci) il fenomeno tra gli americani era già esploso da un po', e sembrava cominciare a prendere piede anche tra inglesi, indiani e compagnia bella. Noi in Italia si aveva ancora il buon costume di scriverci essemmessss e passarci le foto delle feste in cd masterizzati. Retrogradi...
Ora qualcosa si è svegliato... non so, vorrei cercare di capire da cosa sia nata questa improvvisa smania per Facebook... voglio dire, mi piacerebbe avere una lista degli iscritti italiani in ordine cronologico per capire chi cazzo l'ha importato in Italia (e magari punirlo adeguatamente). Scommetto che si scoprirebbe che è tutta gente che, per qualche motivo, si è fatta amici all'estero, e per non perdere il contatto ha finito col cadere nel vortice Facebook.
Credo, nel mio piccolo, di dovermi quindi annoverare tra quelli che meriterebbero la flagellazione, visto che (causa le mie relazioni con erasmus di altre nazioni) Facebook è stato inizialmente per me un ottimo strumento per mantenere i contatti con gente che vive oltreconfine. E porto a mia discolpa come Facebook, per me, continui ad essere molto importante per continuare a sentire i miei compagni di ventura scozzese e, stando tra Torino e Milano per buona parte del tempo, anche per non perdere di vista gli amici di una volta, quelli che continuano ad aggirarsi per quel di Tezze (con alta concentrazione di presenza in zona Driim).
Ciò però purtroppo, per quanto mi serva da attenuante utile per alleviare la mia sofferenza nell'aver contribuito all'espansione del fenomeno Facebook in Italia, non basta a discolparmi del tutto, soprattutto visto i disastrosi risultati.

Se ad alcuni, quindi, Facebook può servire a tenere i contatti con persone che altrimenti probabilmente non sentirebbero mai, per molti altri non è così! Anzi, Facebook spesso viene usato soprattutto per parlare con quello che vedrai 5 minuti dopo al bar... eccazzo, esci 5 minuti prima, no?!?!?
Per un motivo o per l'altro, resta il fatto che ormai Facebook è sulla punta della lingua di tutti, oltre che dell'indice della mano con cui usano il mouse. Ormai lo si sente pronunciare anche da Emilio Fede (che però deve ancora capire cosa sia, e in fondo ha un mezzo dubbio che si tratti di uno strumento sovversivo comunista, e per questo ne tratta con discrezione come uno di noi farebbe con un cucciolo di squalo), nonchè da Maria De Filippi... insomma, tutti i "guru" della nostra TV ne parlano, e quando ne parlano LORO in TV significa 2 cose:

Prima cosa.
È assolutamente cool e di moda! L'italiano medio deve ora quindi, nell'ordine:
  1. Smettere di sfottere con aggettivi quali "sfigà" l'amico smanettone informatico che vive la sua vita virtuale su Facebook, perdendosi la vera essenza della vita (che ovviamente si trova sotto il cubo di una discoteca).
  2. Iscriversi su Facebook, magari facendo uso di nascosto di una di quelle riviste o manuali intitolate "Tutti i segreti di Facebook" (manco Facebook fosse un programma di grafica CAD, per il quale serve un corso di 5 settimane solo per disegnare un tavolino); manuali dai quali, in primis, scoprirà che purtroppo per avere Facebook serve Internet, il che lo indurrà a comprarsi il manuale "Tutti i segreti di Internet", da cui a sua volta scoprirà che per avere internet serve un computer e così via (intanto fa girare l'economia, per la felicità del Berlusca).
  3. Trovare alcune foto tamarre e pubblicarle. In particolare per un uomo, le foto devono possibilmente vederlo ritratto in compagnia di donne vogliose e incapaci di intendere e di volere. Per le donne le foto invece dovranno ritrarle mentre sembrano pensare intensamente al significato del mito della caverna di Platone, però in mutandine e reggiseno.
  4. Iniziare a sfottere con aggettivi quali "sfigà" l'amico del bar che ancora non ha una vita virtuale su Facebook.
Seconda cosa.
È un fenomeno di massa. E in quanto tale lo smanettone informatico deve invece nell'ordine:
  1. Cominciare, cortesemente, a reagire agli ultimi insulti di chi ancora non ha sentito parlare di Facebook in televisione, ribattendo con un "Guarda che l'ha fatto anche XXX!", ove XXX è nella fattispecie il figo della compa.
  2. Dare assistenza a tutti i nuovi amici virtuali, costituiti al 99% da quelli che lo sfottevano fino al giorno prima, affinchè possano crearsi un profilo con musichette, video pubblicati e quant'altro possa rendere un profilo realmente fastidioso (almeno un 8 in una scala della fastidiosità che va da 1 a 10, dove a 10 c'è la voce della Iervolino).
  3. Ignorare gli inviti alle attività più disparate, tra cui "Anch'io voglio diventare un fischiatore professionista" e "Chi non si iscrive non scoperà per tutto il 2009!!!!!!!1111" (a cui lo smanettone non si iscrive anche per onestà intellettuale). Questi inviti giungono con una media di almeno 10 al giorno, e solitamente si moltiplicano a catena di Sant'Antonio.
  4. Cancellare la sua iscrizione, anche se a malincuore, quanto prima.
Che è poi quello che io stesso credo sarò costretto a fare a breve...

Personalmente, pur non avendo studiato psicologia e non pretendendo quindi di conoscere così a fondo le dinamiche sociali alla base dell'evolversi di questi fenomeni, voglio provare ad immaginare cosa succederà di qui a poco. Innanzitutto credo che, adesso come adesso, l'Italia sia molto vicina al picco di Facebook... credo che ormai buona parte dei pesci abbia abboccato, e lo testimonia il fatto che ti aggiungono su Facebook persone che avevi dato per morte o che hai visto una volta di sfuggita in stazione mentre facevano la coda in biglietteria dietro di te ascoltando l'iPod.
Per spiegare meglio, da bravo ingegnere, ho fatto un bel grafico della mia previsione nell'evoluzione di Facebook. Eccolo.


Potete vedere come intorno al 2009-2010 si avrà il picco di utenze Facebook. In particolare il 2010 coinciderà con l'invio di richieste di amicizia anche da parte dei cani dei vicini (ai quali i padroni avranno creato l'utenza per poterli avere come amici anche nella vita virtuale). A fine 2010 però cominceranno a nascere i primi dissapori, segnati dalla creazione di gruppi dissidenti come "W la gnocca in carne ed ossa, basta gnocca virtuale" o "Ma come cazzo ci siamo ridotti?! Alzate quelle cazzo di maniiiiii (da mouse e tastiera)!!!!!!!!!!". Nel 2011 avrà quindi luogo il declino, in corrispondenza del quale nel grafico potete apprezzare un picco negativo. Esso vuole evidenziare le persone che, non iscritte a Facebook, si creeranno un'utenza momentaneamente, per disiscriversi solo 2 minuti dopo perchè DISiscriversi da Facebook sarà diventato di moda in quel periodo. Nel 2012 la situazione poi si stabilizzerà, Facebook tornerà a popolarsi di qualche smanettone informatico, che fatta piazza pulita della massa potrà tornare nel suo vecchio regno indisturbato. Non si esclude che dopo qualche anno il ciclo possa ricominciare, magari per la nascita di un altro social network, in cui sia possibile vedere i propri amici 24 ore su 24 dalla webcam che avranno incorporata nella patta dei jeans... uhm... credo dovrei brevettarlo!

Nel frattempo propongo che lo Stato, una volta risolti i pressanti problemi della crisi con le leggi su intercettazioni e giustizia (atte a risolvere la crisi, eh! che non si pensi che lo fanno per pararsi il culo loro!!!), si preoccupi della salute mentale del cittadino e apponga i necessari avvertimenti affichè esso sia tutelato dal pericolo costituito da Facebook.



Ah, vorrei aggiungere solo una cosa: a tutti quelli che su Facebook continuano ad inoltrare quel messaggio in cui il fondatore di Facebook affermerebbe di volere che tu inoltri a tua volta quel messaggio per verificare la tua effettiva attività su Facebook, altrimenti verrai cancellato... ecco, a tutti voi, vorrei dire solo una cosa: COGLIONI!!! Cristo, ma la testa l'avete chiusa nell'armadio per proteggerla dalle intemperie, e ve la stanno rosicchiando le tarme?! Ragionate 2 nanosecondi, e rendetevi conto che se veramente il grande capo fondatore di Facebook volesse verificare la vostra attività, avrebbe mille modi diversi per farlo contattandovi DIRETTAMENTE, e non facendovi inoltrare i messaggi catenazza dagli amici. La scarsa capacità di senso critico di quelli che inoltrano sti cacchio di messaggi è la stessa che fa si che mezza Italia sia riuscita a rieleggere per l'ennesima volta a capo del governo uno che non fa altro che farsi i cazzi suoi da quando ha imparato a camminare. SVEGLIAAAA!!!!! SENSO CRITICOOOO!!!! (e scusate se finisco sempre col buttarla sulla politica :P)